
La Scuderia Salvati in questo 2025 torna in pista ... vieni con noi!!!
Ora ci stiamo lavorando, ma presto, molto presto, saremo in pista e potremo condividere anche CON TE la nostra passione per le "vecchie", "piccole" ruote scoperte.​
Le idee che vogliamo realizzare e condividere con te non sono poche e piano, piano riusciremo a realizzarle, ma in primo luogo abbiamo bisogno di sapere che tu sarai dei nostri.
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Il nostro grazie comincia da questo.
Stiamo lavorando per fare di queste pagine dedicate alla Scuderia Salvati, una bella rassegna di quello che ha fatto e i piloti che hanno corso sotto la sua "bandiera" ... un po' di pazienza, grazie
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Giovanni Salvati story
Giovanni Salvati nasce a Castellammare di Stabia il 2 novembre 1941. Il padre Narciso gestiva la pompa di benzina “Shell” con annesso negozio di ricambi e gomme al Corso Vittorio Emanuele (alcuni cugini ancora oggi gestiscono una nota pompa di benzina al Viale Europa). Nel 1960 la famiglia di Giovanni, viste anche le doti di quest’ultimo, decide di trasferirsi a Milano. E proprio a Monza all’età di 24 anni debutta nelle gare automobilistiche.
Nel 1966 partecipa al Campionato Formula 875-Monza “Trofeo Cadetti” arrivando al terzo posto. Le gare si disputavano il giovedì sera.
Si correva con piccole monoposto dotate di motore Fiat 500 Giardiniera e il numero 875 indicava il costo massimo delle vetture (875.000 lire).
Oggi questo Campionato dopo aver cambiato nel tempo nome in “Formula Panda” poi “Formula Fire” è conosciuto come “Formula Junior”.
Nel 1967 Giovanni, o meglio Giovannino come è chiamato dai parenti e dagli amici, passa alla Formula 850 e alla guida prima di una Zambarbieri e successivamente di una Dagrada ottiene 4 vittorie in due anni.
Nel 1969 fonda insieme al fratello Adriano la “Scuderia Italia” e debutta in Formula 3. Addirittura nella sua gara di esordio a Monza conquista la Pole Position al volante di una vecchia Tecno e precede il fino allora incontrastato re della Formula 3 Ronnie Peterson.
Il 1970 per Giovannino è un anno speciale. Vince il Campionato Italiano di Formula 3 con 4 vittorie e 2 secondo posto al volante di una Tecno 70-Ford.
Sempre quell’anno vince il Gran Premio Lotteria di Monza Formula 2 davanti a Gerry Birrel ed Ernesto Brambilla.
Ancora in Formula 3 alla guida di una Tecno vince a Monthery, Magny Cours e Hockenheim.
A dicembre gli viene conferito il premio “Casco d’Oro” dalla rivista Autosprint.
All’inizio del 1971 è uno dei favoriti per il Campionato Europeo di Formula 2 ma, le cose non vanno per il verso giusto. Dopo alcuni mesi di stasi, a maggio entra nella scuderia “Ala d’Oro” ed ottiene un secondo posto ad Imola dietro Josè Carlos Pace.
Nel settembre 1971 dietro invito di Aquilino Branca, proprietario della omonima scuderia, partecipa al Torneo Brasileiro de Formula 2.
In Brasile ottiene un quinto posto nella prima gara ed un ritiro nella seconda.
Ma la cosa più importante è che proprio in Brasile si accorda con Graham Hill per correre la stagione successiva in Formula 1.
Ma nella maledetta gara di Taruma, per effettuare un sorpasso su Fittipaldi che era in quarta posizione, la macchina di Giovannino sbanda sulla ghiaia e finisce contro il guard-rail. Per il giovane pilota stabiese non c’è nulla da fare. Ci lascia il 14 novembre 1971 all’età di 30 anni.
Dopo la sua morte, nel 1973, gli è stata intitolata una scuderia automobilistica “Racing Scuderia Salvati”. Ricordiamo che in questa scuderia si forma il pilota di Formula 1 Michele Alboreto.
Chissà dove sarebbe arrivato Giovannino se non ci fosse stato il tragico incidente a Taruma… Sicuramente ne avrebbe fatta di strada.